Maltempo, in ginocchio i Comuni della montagna

TERAMO – Il sindaco di Pineto Luciano Monticelli ha annunciato di aver inoltrato la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza e calamità naturale per i danni causati dalle nevicate che hanno interessato il comprensorio pinetese dal 3 all’11 febbraio. “L’eccezionale ondata di maltempo – ha dichiarato il primo cittadino – ha infatti determinato l’impraticabilità di tutte le strade urbane ed extraurbane, e danni alle pinete litoranee e al patrimonio di privati e aziende operanti a Pineto. Per fronteggiare l’emergenza è stato disposto di incaricare con somma urgenza alcune delle ditte locali dotate di attrezzature e mezzi per lo sgombero della neve e lo spargimento di sale. “Una situazione – commenta il primo cittadino – che ha ovviamente compromesso i bilanci delle nostre casse comunali e di quelli delle aziende che ci hanno dato una mano, senza contare i danni che interessano le abitazioni dei cittadini”. Resta critica la situazione nei Comuni di montagna come Rocca Santa Maria e Valle Castellana dove gli accumuli di neve hanno superato i 150 centimetri e gli animali selvatici come lupi, caprioli e cinghiali sono arrivati alle porte dei centri abitati. Ieri alcune frazioni come Olmeto, Ceraso, Valle Fara e Leofara erano difficilmente raggiungibili. Nel paese Ciarelli di Rocca Santa Maria una slavina è caduta sull’unica strada d’accesso isolando gli abitanti che attendono le ruspe comunali per poter uscire. La paura più grande in questo momento è il pericolo di crollo per i tetti di stalle e legnaie, il peso della neve potrebbe far collassare le strutture più deboli. A Crognaleto invece l’opposizione del Pdl prende posizione sulla progettazione di una rotonda a all’ingresso del paese di Nerito di Crognaleto. ”Il progetto – si legge nella nota del gruppo consiliare – è stato finanziato in parte dalla regione ed in parte con un mutuo stipulato con la cassa depositi e prestiti. I fondi regionali sono stati erogati per progetti di riqualificazione urbana, ma come si fa a far passare per riqualificazione urbana una rotonda all’ingresso di un paese montano? Cosa c’è di riqualificante nella realizzazione di una rotonda in cemento in pendenza? Inoltre – prosegue l’opposizione – in una situazione di emergenza – neve come in questi giorni, la realizzazione degli inviti per l’ingresso alla rotonda ha reso difficoltoso la possibilità di rimuovere la neve con i normali spazzaneve; a testimonianza di ciò dobbiamo registrare il necessario intervento in questi giorni della turbina della Provincia per liberare l’area oggetto della realizzazione della rotonda. Viene spontanea una riflessione : e se la vera calamità naturale fosse l’amministrazione comunale che con i suoi scellerati progetti arreca un doppio danno alla cittadinanza, il primo economico stipulando un mutuo per un’opera inutile, il secondo creando disagio alla cittadinanza in termini di transitabilità e fruibilità delle strade comunali e provinciali?”